Casi studio

Unità del Salento

Qui trovate una selezione di casi studio a cura dell’Unità del Salento, Progetto PRIN “Emplacing Food”.

Mappatura e valorizzazione dell’agrobiodiversità della terra d’Otranto

  • Recupero e valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche locali con particolare riferimento a quelle che possiedono esplicitamente il riferimento all’origine territoriale nel nome. Tale obiettivo si concretizzera attraverso la realizzazione di:

     

    1. Indagine a campione sulle attivita ristorative e sui punti vendita della GDO al fine di comprendere quanto questi prodotti siano diffusi e «riconosciuti» all’interno degli ultimi anelli della filiera a livello locale e regionale, in modo da valutarne il livello di embeddeness. 
    2. Mappatura degli eventi e delle narrazioni legati alle varieta locali esaminate in qualita di case study 
    3. Podcast con interviste ad attori locali e operatori delle filiere agroalimentari tipiche e produzione di narrazioni da veicolare tramite QR Code 
    4. Seminari aperti con testimoni privilegiati (al fine di stimolare la conoscenza delle realta custodi e delle varieta locali) 

Analisi delle politiche alimentari: il caso della città di Lecce

  • Nell’ambito del work package 6 (WP6), l’unita locale dell’Universita del Salento si sta occupando di osservare e studiare la nascita del Piano del Cibo della Citta di Lecce, un documento strategico che, attraverso un percorso partecipativo, sancira orientamenti, linee guida e azioni utili alla promozione e adozione da parte dei cittadini leccesi di un’alimentazione sana, locale e sostenibile e culminera nell’istituzione di un Consiglio del Cibo, composto da cittadini, istituzioni pubbliche, associazioni e attori del settore agroalimentare. Un risultato promosso attraverso il progetto “Cibo Comune”, finanziato dalla Regione Puglia e curato da Ce.F.A.S. con il partenariato di Slow Food Lecce, Oltre Mercato Salento e Comune di Lecce.

    Obiettivo di tale ricerca e dunque quello di analizzare le dinamiche sociali e politiche alla base della transizione verso sistemi alimentari piu sostenibili, il tipo di narrazioni messe in atto dagli attori locali e le strategie adottate nella costruzione di nuovi modelli di governance alimentare.

Analisi delle politiche alimentari: il caso della città di Bari

  • Attraverso un’attenta analisi della Food Policy del Comune di Bari si analizzeranno le azioni sviluppate dal Comune per promuovere stili di vita sostenibili attraverso molteplici azioni, tra le quali la mensa scolastica bio, il programma Bari Social Food per il contrasto allo spreco alimentare, le politiche sugli orti urbani e didattici (Rigenerazioni Creative e Orti didattici), le misure solidaristiche sulla distribuzione alimentare sociale. Lo studio del caso locale darà indicazioni sul come le città, attraverso politiche virtuose, possono agire efficacemente sulle cause che condizionano la salute delle comunità, come le problematiche ambientali, la denutrizione, l’esclusione sociale, la scarsa prevenzione. Tutto questo in linea con quanto l’OMS promuove da tempo con l’approccio One Health, ovvero azioni integrate di tutela e promozione della salute nella progettazione urbana, sottolineando la forte interdipendenza tra il benessere fisico, psichico e sociale e l’ambiente urbano in cui si vive.

Narrazioni digitali, tradizioni alimentari e pratiche turistiche

  • L’Associazione “I Borghi piu belli d’Italia”, nata nel marzo 2001, rappresenta attualmente la piu ampia forma spontanea di aggregazione presente nel web tesa alla valorizzazione sistemica del patrimonio materiale e immateriale di circa 350 piccoli centri del nostro Paese lontani dai circuiti turistici di massa. 

    Sebbene il processo di certificazione dei borghi propedeutico all’ingresso nell’Associazione punti prevalentemente sulla qualita dei beni culturali materiali, con particolare riguardo alla bellezza dei beni architettonici, il fatto che le schede del portale riservate a ciascun associato riportino una finestra su ‘Piaceri e Sapori’, dedicando qualche riga descrittiva ai piatti e ai prodotti locali, indica una attenzione crescente che l’Associazione attribuisce alle componenti enogastronomiche, confermata dalla nascita dell’iniziativa ‘Borgo diVino in Tour’. Nato nel 2015 a Nemi (comune non afferente al sodalizio), nel 2021 l’evento si trasforma in un percorso enogastronomico che lega al comune fondatore 4 borghi associati (Cisternino, Borgo di Grottammare Alta, Brisighella, Cefalu ), che diventano 9 nell’anno successivo (Cisternino, Borgo di Grottammare Alta, Brisighella, a cui aggiungono Neive, San Giorgio di Valpolicella, Citta Sant’Angelo, Borgo Santa Caterina, Albori, Spello). Nel 2023 il tour si presenta articolato in 15 tappe programmate da aprile a ottobre (ai 10 borghi del 2022 si aggiungono Valvasone Arzene, Egna, Montaione e Altomonte). 

    Oltre allo studio di tale evento, l’unita locale dell’Universita del Salento, grazie alla collaborazione con il Centro Europeo per i Beni Culturali (CUEBC), per conto dell’Associazione “I borghi piu belli d’Italia” sta svolgendo il progetto “Borghi Narranti®”, il cui nome riprende direttamente la metodologia adottata: infatti, saranno i territori stessi a raccontarsi attraverso le proprie comunità, adottando un format narrativo mirato a creare un rapporto diretto tra chi comunica e chi di quella comunicazione è destinatario. 

    Attraverso la creazione di una narrazione multisensoriale e dell’individuazione di dieci esperienze da vivere, dunque, obiettivo del presente lavoro di ricerca e la costruzione di una narrazione digitale orientativa e attrattiva capace di far luce sulle filiere alimentari tipiche e sui protagonisti delle stesse, al fine di consentire ai turisti esperienziali di incontrare l’identita territoriale attraverso le sue espressioni enogastronomiche e instaurare un rapporto con il genius loci che possa consolidarsi nel tempo grazie al consumo dei prodotti tipici locali. 

Food Policy Atlas

Una raccolta sistematica online interattiva di carte tematiche che consenta, cliccando sui singoli Stati, di ottenere informazioni sulle produzioni agroalimentari locali e sul livello di tutela giuridica del diritto al cibo (se costituzionale, con indicazione dei/degli articoli che esplicitamente o implicitamente lo prevedono; dotato di un link per ulteriori approfondimenti anche a livello infra costituzionale; indicizzando le date della normazione, il campo di intervento e le relazioni macroregionali), i cui obiettivi corrispondono: 

    1. Allo sviluppo di una definizione operativa di “politiche alimentari”, che integri diverse prospettive disciplinari al fine di fornire un quadro comune per la mappatura e l’analisi, sincronica e diacronica, delle politiche alimentari;
    2. All’analisi critica del rapporto tra sistemi normativi/organizzativi strutturali e politiche alimentari e narrazioni territoriali esistenti, applicando la metodologia e le tecniche proprie di Placetelling®; Una raccolta sistematica online interattiva di carte tematiche che consenta, cliccando sui singoli Stati, di ottenere informazioni sulle produzioni agroalimentari locali e sul livello di tutela giuridica del diritto al cibo (se costituzionale, con indicazione dei/degli articoli che esplicitamente o implicitamente lo prevedono; dotato di un link per ulteriori approfondimenti anche a livello infra costituzionale; indicizzando le date della normazione, il campo di intervento e le relazioni macroregionali), i cui obiettivi corrispondono: 
    3. Alla raccolta e all’analisi delle politiche alimentari a diverse scale (internazionale, nazionale, locale), con l’obiettivo di evidenziare gli attori coinvolti, gli strumenti normativi implementati e le narrazioni sulle relazioni cibo-spazio che essi (ri)producono (ad esempio, la “territorializzazione” della dieta mediterranea)